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Area omogenea cremasca, Gianni Rossoni: ‘Non c’è tempo da perdere, torniamo protagonisti’

Il presidente dell'area omogenea Gianni Rossoni, in una recente intervista rilasciata a Crem@online, ha sottolineato l'importanza di un'azione tempestiva e di un programma concreto volto al raggiungimento degli obiettivi definiti con i Sindaci, avvalendosi del braccio operativo Consorzio.IT
A tal proposito sono stati fissati numerosi incontri per definire al meglio il lavoro. Il primo è martedì 18 ottobre con la riunione del comitato ristretto che si riunirà per affrontare alcune questioni di Consorzio.it e per discutere della bozza del regolamento in merito alla futura giunta.
Il 25 ottobre nell’assemblea dell’Asst sarà indicato il presidente della conferenza dei sindaci. Un passo importante che va nella direzione della sanità territoriale.
Durante l’intervista Rossoni ha evidenziato più volte la necessità di pensare ai contenuti dell’area omogenea programmando azioni concrete per declinare sul territorio l’attuazione della legge di riforma della sanità nell’ottica della medicina territoriale. Regione Lombardia ha approvato il Poas (piano di organizzazione aziendale strategico) attraverso il quale il presidio di Rivolta d'Adda ha ricevuto il titolo di unità complessa e il magazzino farmaceutico dell’Asst, ora a Desenzano del Garda, tornerà nel territorio cremasco (a Madignano).
Mercoledì 12 ottobre si terrà il consiglio provinciale e il presidente Rossoni porterà l'attenzione sulle infrastrutture, in particolare sulla riqualificazione del ponte di Spino d’Adda, progetto in stallo e sul raddoppio della ferrovia Cremona - Milano via Treviglio.
Sul fronte CER (Comunità Energetiche Rinnovabili) a breve, si terrà un incontro  con Consorzio.it e con l’assessore Raffaele Cattaneo, per capire come procedere per la manifestazione d’interesse regionale, in termini di progettualità e modalità, in scadenza il 31 dicembre 2022. Rossoni la ritiene una sfida importante che va a coinvolgere la cittadinanza perchè implica un cambio di abitudini e tradizioni culturali.
Nell’ottica del risparmio energetico, l'obiettivo dei sindaci è di individuare una modalità per abbattere i costi. Una prima proposta, avanzata dal presidente Rossoni è proprio quella di spegnere, per esempio, l’illuminazione sulle piste ciclo - pedonali dalle 24 alle 6 o in qualche parco.

12 Ottobre 2022

Caro Energia:L'emergenza - La proposta di Rossoni "Ciclabili senza luce"

Il presidente dell'Area Omogenea, Gianni Rossoni, porta all'attenzione dei Sindaci una proposta volta al contenimento dei consumi dell'energia elettrica: "Spegnere l’illuminazione delle piste ciclo pedonali comunali durante la notte, tra le 24 e le 6 del mattino, quando i percorsi sono poco o per nulla utilizzati, specialmente in questo periodo dell’anno e in inverno".
L'obiettivo è quello di ridurre i consumi di elettricità e far fronte così, almeno parzialmente, all’incremento dei costi di gestione dovuto al caro energia e più in prospettiva, promuovere le comunità energetiche, già ampiamente presentate dal sindaco di Crema, Fabio Bergamaschi in una conferenza tenuta nei giorni scorsi alla Bocconi a Milano.
Tutto ciò dovrà essere accompagnato da un deciso cambio culturale di abitudini della popolazione cremasca affinché la riduzione dei consumi di elettricità e la sostenibilità energetica siano reali e concreti.
Il Presidente comunica che i comuni dell'area omogenea parteciperanno al bando regionale per ottenere finanziamenti necessari ad organizzare le comunità energetiche avvalendosi della collaborazione di Consorzio.IT, braccio operativo e nodo strategico di relazioni intercomunali.

7 Ottobre 2022

Area Omogenea - La ripartenza

«Cremasco unito e più forte»

L’intervista. Il neo presidente Rossoni: «Torniamo protagonisti a livello provinciale. Sanità, trasporti e viabilità i nodi»

Il 4 ottobre i sindaci cremaschi (due soli voti contrari Giuseppe Lupo Staghellini di Monte Cremasco e Davide Bettinelli di Chieve) hanno affidato al nuovo Presidente Gianni Rossoni (Sindaco del Comune di Offanengo) il compito di rilanciare l’azione dell’Area omogenea.
L'Area Omogenea comprende 48 Comuni del cremasco (negli ultimi anni aveva visto l’uscita di 8 recedenti, poi rientrati), ovvero circa 164mila abitanti, e si estende su una superficie di 573,2 kmq.
A supporto della figura del Presidente, c'è l'intenzione del Presidente di costituire un organo collegiale composta da 6-8 sindaci; a tal proposito il 18.10 verrà convocato il Comitato Ristretto dei Sindaci (nucleo di 13 Sindaci) che valuterà tale proposta e affronterà il tema della bozza di regolamento dell’Area omogenea.
I temi con alta priorità che sanno affrontati dal nuovo Presidente e dall'area omogenea sono essenzialmente i temi inerenti la sanità (per l'attuazione della riforma regionale per la parte che riguarda la sanità territoriale e per definire il ruolo dei comuni anche sulla base dell'emergenza Covid), l'infrastruttura ferroviaria (per migliorare le condizioni di trasporto della linea per Milano), la viabilità (per procedere con i lavori della Paullese in zona Spino d'Adda e Zelo Buon Persico), la rete di telecomunicazione basata su fibra ottica (per completare l'opera iniziata dal Sindaco Casorati, ovvero per portare la fibra anche in quei comuni presso i quali non si è intervenuti per via di politiche di progetto).
Il presidente ritiene importante agire nell'immediato avere il giusto protagonismo e interloquire con Consorzio.It, verificando che il cda attui la propria mission, concentrare l'attenzione sull’alta formazione professionalizzante, rafforzando la fondazione deputata a promuovere questi corsi. Senza dimenticare la promozione nelle scuole.

Articolo pubblicato sul quotidiano La Provincia 06 Ottobre 2022

6 Ottobre 2022

Le comunità del risparmio

Le comunità del risparmio  La «Bocconi» studia Crema

Il Sindaco di Crema, Fabio Bergamaschi, nell’ambito  del «Salone  della responsabilità  sociale  d’impresa e  dell’innovazione  sociale» tenutasi all’Università Bocconi di Milano, ha presentato il modello che sta coinvolgendo tutti i Comuni del comprensorio cremasco nella progettazione di Comunità energetiche rinnovabili e che sta prendendo forma sotto la regia di Consorzio.IT.
Si tratta di un modello organizzativo improntato su una nuova forma di collaborazione tra cittadini, pubblica amministrazione e soggetti privati, tutti tesi verso lo stesso obiettivo: la sostenibilità  energetica del territorio cremasco, non più semplice articolazione geografica, ma vero e proprio organismo collettivo. 
Il modello cremasco è considerato un caso storico proprio per essere caratterizzato dal fattivo lavoro collettivo indirizzato alla costituzione di un'associazione di utenti che condividano tutta l'energia da loro prodotta, da fonti rinnovabili, al fine di coprire il loro fabbisogno simultaneo.
La realizzazione dell'obiettivo potrà essere sostenuta economicamente dai finanziamenti previsti dagli avvisi del PNRR e dai bandi regionali ed operativamente da Consorzio.IT che diventerebbe anche braccio operativo seguendo passo passo il necessario iter, fino arrivare alla costruzione degli impianti. In questo contesto, tenendo conto delle dimensioni di alcuni Comuni, l’individuazione di una figura come Consorzio.IT, che ha il merito di creare alleanze e sinergia tra i vari enti, conferisce dinamicità ed efficienza al modello.
Nel cremasco, la Diocesi ed alcuni Enti (Comuni di Ripalta Cremasca, Formigara, Fiesco, Pieranica) si sono già attivati per effettuare raccolte informative tra i cittadini per la creazione delle CER e ricognizioni  per l'individuazione dei «punti produttori» (cioè l’installazione  di  pannelli  fotovoltaici o di altra energia rinnovabile).
I tempi di realizzazione sono dettati dalle norme che prevedono che entro il 2026 tutti gli edifici pubblici dovranno avere impianti fotovoltaici e ci dovrà essere almeno una Comunità energetica per ogni Comune sopra i 10 mila abitanti.

Articolo del  04.10.2022 - La Provincia 

4 Ottobre 2022