La nostra società ha appena compiuto 16 anni, quest’anno un compleanno diverso dal solito, nel pieno di un emergenza sanitaria il #coronavirus.
In un’Italia divenuta uno degli epicentri della pandemia globale di Covid-19, la priorità per tutte le realtà del settore pubblico e privato è tutelare la salute delle persone, nel tentativo di scongiurare la paralisi delle attività produttive.
E anche ConsorzioIT, come società interamente partecipata dai comuni suoi soci , oggi più che mai ha il dovere di garantire continuità al proprio lavoro, che è al servizio dei cittadini e di tutte le Pubbliche Amministrazioni impegnate a gestire questa situazione di crisi. Per questo, è stato fondamentale poter reagire in fretta e tradurre concretamente la cultura del lavoro smart che negli anni abbiamo introdotto in azienda, estendendola alla quotidianità di tutti i dipendenti e collaboratori.
Essendo molto vicini alla zona rossa (Lodi è a 15 km e i malati Covid-19 venivano portati da subito anche all’ospedale di Crema, dove noi lavoriamo), ci siamo subito allertati. Dal lunedì 24, primo giorno lavorativo dopo l’individuazione del paziente uno a Codogno, abbiamo scelto di prediligere il lavoro da remoto con la possibilità di recarsi in ufficio solo in caso di necessità, nel rispetto delle regole indicate dal Ministero della Salute.
La società ha da subito attivato lo smart workingmsu tutti i dipendenti, sia di ConsorzioIT che della capogruppo SCRP. Il passaggio integrale alla modalità da remoto è stato immediato: sono bastate poche ore (una mattina) per organizzarsi internamente e, già dall’indomani, tutti abbiamo potuto proseguire il nostro impegno da casa, senza mai interrompere l’operatività.
Come è stato possibile?
Un approccio da startup, per una in-house territoriale
Da sempre abbiamo cercato di portare l’informatica nei nostri enti. La società è nata proprio per quello nel 2004.
Abbiamo, quindi, una missione ambiziosa: far evolvere i servizi pubblici, rendendoli sempre più moderni e a misura di cittadino, partendo dall’informatica di base. Un obiettivo, che si è concretizzato inizialmente come forniture ict, poi è evoluto in servizi ict, per diventare progetti ict e non, oltre che trasformazione digitale, negli ultimi 3 anni, grazie alla sinergia con tanti player nazionali, tra cui Team per la Trasformazione Digitale (oggi Ministero per l’Innovazione e la Digitalizzazione).
Il tutto grazie ad un cambio di visione che è alla base di ogni nostra attività.
Da un lato, è la nostra stessa natura a renderci un po’ “speciali”: siamo una società pubblica, interamente partecipata dai nostri soci, ma conserviamo lo spirito e l’approccio da azienda privata e startup ereditati dal fatto che la maggior parte di noi hanno avuto esperienze in società ICT private prima di entrare in ConsorzioIT. Questo ci porta ad agire in discontinuità con i tradizionali modi di fare innovazione nella Pubblica Amministrazione, perché significa:
- essere agili, il più veloci possibili e, in molte occasioni, coraggiosi;
- adottare nuovi metodi di lavoro e sperimentare nuove tecnologie, per proporre ai cittadini e agli enti pubblici nuovi prodotti, partendo sempre dai bisogni degli utenti e dalle opportunità del mercato;
- aprirsi alla creazione delle migliori relazioni possibili, imparando dalle realtà più innovative sul territorio locale, regionale e nazionale, mantenendo un occhio rivolto anche a cosa succede nel mondo.
Dall’altro, occuparci di progetti chiave per la strategia di innovazione del territorio ci stimola a proseguirne lo sviluppo secondo modelli che sono già best practice nel settore privato ed ha confrontarci anche con il settore privato, nell’ottica di realizzare progetti che permettano un’evoluzione del pubblico in modo da garantire nuovi servizi.
Motivare tutti noi ad affrontare sfide che consentano una concreta diffusione di tecnologie e soluzioni pensate a livello nazionale per facilitare la vita ai cittadini del nostro territorio, non può prescindere dalla garanzia di un ambiente di lavoro moderno, flessibile e dinamico.
Smart e remote working: garanzia di continuità
La cultura del lavoro agile è una cultura che nel tempo abbia cercato di fare nostra. Crediamo che valorizzare la responsabilità del singolo — nell’organizzazione del proprio tempo e nella definizione delle priorità per il raggiungimento di obiettivi e risultati comuni — porti benefici su molti fronti. È un approccio che ripaga in termini di gratificazione personale e maggiore produttività per l’azienda, ma soprattutto concorre al cambiamento culturale che può produrre un modello più sostenibile di società.
Per questo da diversi anni abbiamo introdotto metodologie, strumenti e mindset che permettano di fare smartworking.
Per citare alcuni strumenti:
- Slack — è lo strumento con cui gestiamo la comunicazione dei team di lavoro, attraverso canali tematici privati o accessibili a tutti. Molte delle conversazioni che riguardano lo sviluppo dei nostri progetti avvengono in canali visibili a tutti i dipendenti e collaboratori: questo — oltre ad agevolare il remote working — permette a chiunque voglia capire come si è arrivati a determinate scelte progettuali di entrare nel canale in ogni momento, leggere le conversazioni e partecipare a quelle future.
- Hangout Meet — è la piattaforma che usiamo per effettuare videochiamate e riunioni in streaming multiutente, con cui è possibile condividere file in chat e registrare una diretta video per recuperarla in differita.
- Google Suite — è il pacchetto di strumenti per la produttività che usiamo per gestire gli account email aziendali, lavorare a più mani su documenti di testo, creare presentazioni e fogli di calcolo condivisi, archiviare e scambiare file.
- Asana — è uno strumento online che consente di organizzare e stabilire le priorità dei progetti. Lo usiamo per pianificare il lavoro e suddividere i task, assegnandoli a specifici membri del team così da tenerne traccia e darne visibilità a tutti i colleghi coinvolti.
È anche grazie a questi strumenti che abbiamo reagito immediatamente all’emergenza COVID-19.
#restiamoacasa
La situazione attuale sta evidenziando, giorno dopo giorno, che il digitale può realmente fare la differenza per la gestione di una crisi di tale portata.
E mentre è in atto il più grande “esperimento” di remote working su scala globale — nel tentativo di fronteggiare, almeno in parte, il rischio di paralisi delle attività produttive legata alla diffusione del virus COVID-19 — anche noi abbiamo scelto di continuare il nostro impegno da casa, con la possibilità di poter stare vicino ai nostri cari e di lavorare in sicurezza.
I nostri progetti proseguono con un aumento esponenziale delle riunioni in videoconferenza e una dose di sano umorismo per non scoraggiarci. Ma anche con grande senso di responsabilità e determinazione, nella convinzione che il nostro lavoro contribuirà, seppur nel suo piccolo, a migliorare la quotidianità di tutti, quando finalmente potremo archiviare questa crisi e ritrovare il piacere di condividere dei momenti comuni.
Dedichiamo il nostro impegno a chi oggi è più esposto: alle persone più fragili, al personale sanitario e ai medici e che stanno salvando tante vite. Ma anche a tutti i cittadini, perché in un futuro non troppo lontano possano avere a disposizione soluzioni e servizi pubblici digitali, in grado di aiutarli a gestire anche situazioni delicate come quella che stiamo vivendo. Nel frattempo…