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accessibilità
14 Settembre 2021

Corso ACCESSIBILITA' dei siti web

In vista della prossima scadenza in merito alla dichiarazione di accessibilità indicata da Agid, Consorzio.IT ha organizzato un appuntamento dedicato al tema ACCESSIBILITÀ dei siti web

Il corso sarà tenuto da ROBERTO SCANO massimo esperto in materia di Accessibilità dei siti web in Italia: è consulente, tra gli altri, di AGENZIA PER L'ITALIA DIGITALE,  SEGRETARIATO GENERALE DELLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA,  COMMISSIONE EUROPEA.

Il tema dell’accessibilità ha un impatto importante nelle comunicazioni digitali, in particolare nell’erogazione dei servizi on line. Chiunque ha il diritto di accedere ad informazioni e servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni, senza alcuna discriminazione. Da anni esistono normative e regole tecniche in materia di accessibilità web e mobile, che richiedono all’amministrazione una riorganizzazione tecnica ed operativa al fine sia di rispondere agli adempimenti previsti (esempio: obblighi di pubblicazione delle dichiarazioni e obiettivi di accessibilità), sia di mantenere il livello di qualità raggiunto, con adeguata conoscenza da parte del personale delle tecniche per garantire documenti e comunicazione accessibile a tutti.

Lo scopo dell'attività formativa è di fornire una panoramica sugli adempimenti normativi nonché indicazioni tecnico-pratiche per soddisfare gli stessi al fine di garantire una PA inclusiva e non discriminatoria verso le persone con disabilità.

Il corso ha una durata totale di 9 ore, è stato suddiviso in 3 appuntamenti di 3 ore ciascuno ed erogato in modalità FAD-formazione a distanza.

Si andranno a sviluppare i seguenti temi:  

  • Venerdì 17 Settembre 2021 dalle 09:00-12:00 - Gli obblighi normativi per l’accessibilità, ovvero una sessione formativa dedicata alla legislazione e normazione tecnica vigente, per comprendere al meglio gli adempimenti e le responsabilità all’interno dell'amministrazione in tema di accessibilità ICT. 
  • Mercoledì 22 Settembre 2021 dalle 14:00-17:00 - Documenti digitali e accessibilità, ovvero una sessione formativa dedicata alla gestione del documento informatico secondo le regole di accessibilità, con esempi pratici e interazione con i discenti al fine di fornire indicazioni sulla corretta predisposizione di documenti digitali accessibili.
  • Mercoledì 06 Ottobre 2021 dalle 09:00-12:00  -  Contenuti web e accessibilità, ovvero una sessione formativa dedicata alla conoscenza delle linee guida WCAG 2.1 (riferimento per la normativa nazionale in materia di accessibilità) specificatamente per la creazione e gestione di contenuti accessibili con uso di strumenti e tecniche per verificare i siti web rispetto alle vigenti regole in materia di accessibilità.

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI SCRIVI A info@consorzioit.net

14 Settembre 2021
29 Luglio 2021

PNRR, tra progetti e attuazione: vincoli reali e vincoli “immaginari” della nostra PA

Vincoli hard (risorse e tecnologie), vincoli soft (skill e formazione) e vincoli culturali…quali sono gli ostacoli che potrebbero intralciare la messa a terra del PNRR? E come affrontarli? Una riflessione a cura di Andrea Tironi, project manager Digital Transformation, Consorzio.IT

I vincoli di un sistema possono essere di tre tipi: hard, soft e culturali. I vincoli di tipo hard sono quelli relativi alle risorse e alle tecnologie di base. Quelli soft sono relativi alle skill e alla formazione, oltre che all’individuo. Quelli culturali sono relativi alle organizzazioni. Vediamo se e come questi aspetti rischiano di vincolare la PA per la messa a terra del PNRR.

I vincoli hard (risorse e tecnologie) in realtà non esistono, per due motivi. Il primo è che le risorse economiche ci saranno. Il Presidente del consiglio, Mario Draghi, il 22 giugno ha parlato chiaramente di “spendere tutti i fondi a disposizione bene e con onestà”. Mario Draghi conosce bene l’importanza delle parole, l’ha provato per otto anni alla BCE nei discorsi che teneva nella conferenza stampa dopo il meeting del board. Quindi, se nella stessa frase ha messo insieme le tre parole che abbiamo evidenziato in grassetto, credo che ci siano dei buoni motivi. Tutti, perché il rischio è di non spendere i fondi (né questi né, attenzione, quelli europei del settennato 2021–2027). Quindi ribadiamo, non c’è un problema di mancanza di fondi, anzi abbiamo il problema di come spenderli seguendo i parametri fissati per l’erogazione. Bene, ovvero spendere i soldi per generare cambiamento e impatto, non facendo “cattedrali fisiche o virtuali nel deserto”. Con onestà, perché 209 miliardi non sono bruscolini, fanno gola a molti, se non tutti, e non tutti sono pronti a spenderli bene e con onestà. Insomma, i vincoli economici che sono stati un ostacolo dopo la crisi del 2008 fino al Covid-19, ovvero la mancanza di soldi per investimenti e cambiamento, con il PNRR non ci sono più.

Passiamo quindi al secondo vincolo hard: le tecnologie. L’“alibi della tecnologia” può essere esemplificato in una serie di frasi che temo tutti sentiamo ogni giorno: “il computer non va”, “non va niente da quando usiamo questi mezzi digitali”, “oggi non va internet”, “questi cosi (smartphone) non funzionano mai”. Nel 10% dei casi queste frasi segnalano un problema reale e nel 90% dei casi una mancanza di cultura digitale, ovvero l’incapacità dell’individuo di usare gli strumenti che ha a disposizione. Ecco, siamo arrivati al punto in cui dobbiamo lavorare per saperli usare meglio, perché la pandemia ci ha mostrato che se vogliamo evolvere come società dobbiamo (e siamo in grado di farlo) essere digitali.

La tecnologia, quindi, non è un vincolo per due motivi:

  • c’è tutta la tecnologia che ci serve per cambiare la società e la PA nei prossimi anni, si tratta solo di saperla usare;
  • il vero tema non è che manca la tecnologia, ma saperla usare e creare cultura digitale.

Quindi, come dicevamo all’inizio, i vincoli hard non ci sono. Smettiamola di usare alibi e dire che i problemi sono i soldi o la tecnologia: i primi ci sono, e abbiamo il problema di spenderli; mentre la tecnologia che serve alla PA per cambiare non riguarda AI, blockchain e quantum computing (se non in piccola parte), ma documenti digitali, firme digitali, software cloud, tutte tecnologie che hanno almeno 15 anni di consolidamento.

Vincoli Soft

I vincoli soft sono quelli del singolo essere umano, ovvero le conoscenze che sono necessarie per cambiare. Sebbene si continui a parlare di “mancanza di conoscenze e competenze digitali” non credo sia questo il vincolo più grande per la PA e in generale per noi italiani. Il primo vincolo e il più grande lo indicava già Diego Piacentini in un’intervista al Foglio del 2017: “Altra complessità inizialmente non prevista sono i personalismi. Molta gente non ha il coraggio di concordare su un’opinione anche quando è giusta. Molti vogliono far valere le proprie idee anche quando sanno che sono sbagliate pur di affermare la propria posizione. Sono poche le persone con cui lavoriamo che dicono: ok, questa è la strada giusta, seguiamola. Molti invece devono imporre la loro presenza perché altrimenti perdono il loro ruolo, perdono il loro valore. Questa cosa è molto forte in Italia. Lavorando per Amazon sono stato esposto a decine di paesi, sono stato in Cina cinquanta volte, trenta in India, e tra i paesi a cui sono stato esposto l’Italia è quello che ha il minor senso del bene comune, della cosa comune, di fare qualche cosa per il bene del paese o per il bene della comunità. Non è istintivo, non è nel nostro dna”.

In sostanza, a noi italiani non interessa fare la cosa che serve, se questa lede: il nostro ego, il senso del ruolo che abbiamo, il senso di noi stessi che associamo al ruolo, il senso di esercizio del potere. Non è un vincolo da poco…difficile ragionare a un tavolo con persone il cui obiettivo non è risolvere, ma non vedere lesa “la reale maestà del proprio ego+ruolo”. Diego Piacentini recentemente apparso al DLD (Digital Life Design) Conference e lì intervistato, ha detto che la skill che ha migliorato maggiormente al tempo del Team Digitale è “l’esercizio della pazienza nelle discussioni con persone irragionevoli”. Speriamo che questo aspetto sia cambiato nella nostra PA. Se così non fosse, è un cambiamento che sicuramente ci serve, quanto e più delle competenze digitali.

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29 Luglio 2021
16 Luglio 2021

Interviste e presentazioni

Il Cremasco unito anticipa l’arrivo della fibra ultraveloce di 4 anni rispetto al piano iniziale di cablaggio previsto nell’area territoriale di competenza. Open Fiber, il "modello cremasco" accelera il piano Banda Ultralarga

 ANSA
Open Fiber:da smartworking a Dad fibra sempre più necessaria

 - ANSA
Open Fiber: modello cremasco accelera piano banda ultralarga

22 Maggio 2020 - CREMONA1

Gennaio 2020 - LA PROVINCIA

 

16 Luglio 2021
12 Luglio 2021

CAREN - Molto più di un semplice centralino, è un progetto sperimentale di intelligenza artificiale

Vi presentiamo una nuova sperimentazione al quale ConsorzioIT sta lavorando da tempo: l’assistente virtuale CAREN.

CAREN è un assistente virtuale telefonico con voce femminile che risponderà al telefono e gestirà le richieste che le verranno sottoposte.
Qual è la particolarità di CAREN?
Una delle caratteristiche più importanti di questo progetto è che è basato su algoritmi di intelligenza artificiale: CAREN è stata “istruita” con nozioni di base ma è solo sulla base dell’esperienza, e quindi delle varie telefonate che riceverà, che aumenterà le proprie competenze e la propria abilità di gestire le richieste che riceverà.
Caren sarà in grado di rispondere anche a domande non previste e svilupperà la propria intelligenza cercando di individuare la soluzione migliore.

Quando chiamerete Consorzio.IT, CAREN ascolterà la vostra domanda (informazioni, assistenza tecnica, assistenza per le gare ecc...) e riconoscerà qual è l’ufficio più indicato a gestire la richiesta e ve lo passerà, oppure potete chiedere di parlare direttamente con un ufficio o una persona specifica.

Sostituirà i classici centralini con la “selezione ad albero” (premi 1, premi 2 ecc).

Si tratta di un progetto sperimentale che Consorzio.IT ha deciso di sviluppare e di seguire per sfruttare la tecnologia più evoluta, l’intelligenza artificiale.
L'intelligenza artificiale è un insieme di tecnologie differenti che interagiscono per consentire alle macchine di percepire, comprendere, agire e apprendere con livelli di intelligenza simili a quelli umani.
L’obiettivo è quello di migliorare il servizio al cliente e portarlo verso un’esperienza unica e personalizzata.

CAREN risponderà in test alle chiamate a partire da MERCOLEDI’ 14 LUGLIO.
Vi chiediamo di collaborare al fine di garantire la migliore assistenza possibile.

12 Luglio 2021
6 Luglio 2021

Vivere, lavorare e prosperare in un mondo multigenerazionale

Ogni generazione vede il mondo in modo diverso: un membro della X Generation parla di ‘lavoro e merito’; un Boomer parla di ‘carriera ed esperienza’; un millennial considera determinante il ‘fattore tempo’; per le nuove generazioni la competenza non è più un elemento strategico per riconoscere la leadership, eppure gli obiettivi sono comuni a saperli vedere. 

Continua il ciclo di incontri organizzati da Consorzio.IT S.p.a. con gli amministratori per confrontarsi sulle nuove tematiche. Dopo il primo incontro sull’identità digitale e il mondo dei pagamenti, il secondo dedicato allo smartworking, il terzo   affronta i temi generazionali. 

Conoscere i dati demografici e il loro impatto nella vita  quotidiana e lavorativa, riconoscere i tratti generazionali nei  comportamenti e nelle scelte delle persone è una delle  competenze strategiche da acquisire per imparare a guardare  lontano. 

L'incontro è riservato ai comuni soci di Consorzio.IT e si terrà giovedì 8 luglio alle 17.30; al termine dell’evento si aprirà un momento di confronto tra gli amministratori.

Questi momenti allargano la visione amministrativa che ai giorni nostri assume sempre di più un ruolo chiave nella crescita della società.

Interviene la Dott.ssa Isabella Pierantoni

Futurist, Founder@GenerationMover

 

6 Luglio 2021
28 Giugno 2021

Collegato il Primo Comune alla FTTH dedicata - velocità sorprendente

Ecco i frutti del lavoro di questi ultimi anni: collegato il Comune di Quintano, primo fra i comuni cremaschi ad attivare la Banda Ultra Larga dedicata. Il Comune è passato da 4 Mbps Simmetrici ai 940 Mbps simmetrici, si parla di quasi 250 volte la banda precedente!

Per gli enti pubblici, a differenza dei privati, la fibra è dedicata e non condivisa con il resto degli utenti, quindi ancora più performante.

A breve verranno attivati anche il Comune Di Annicco, Comune di Casaletto Ceredano e il Comune di Ripalta Cremasca che hanno già ordinato l’attivazione della Fibra per il Municipio.

Ora che la banda internet non è più un vincolo, si aprono per gli enti nuovi scenari di fruizione di servizi sia per le sedi del municipio che per i cittadini!

28 Giugno 2021
28 Giugno 2021

“Infornata” di giovani nella PA: le azioni per non disperdere valore e competenze

“Infornata” di giovani nella PA: le azioni per non disperdere valore e competenze

Mai come adesso alla pubblica amministrazione italiana servono giovani preparati e motivati, per poter mettere a terra il PNRR. Ma come attrarre i millennials? E come permettere loro di crescere e fare carriera senza essere fagocitati in una macchina così lenta e monotona? Ecco quello che serve

Quali azioni si potrebbero attuare per rendere la PA più giovane, innovativa, efficace e pronta al cambiamento? Per capirlo, abbiamo provato ad analizzare la situazione in entrata, in permanenza e in uscita dalla PA.

Prima di addentrarci nel dettaglio, però, consentiteci una piccola digressione cinematografica per inquadrare meglio l’argomento della nostra riflessione che, a nostro avviso, può essere riassunto in una famosa frase di Star Trek: “Siamo i borg, la resistenza è inutile”.

Il rischio per la PA attuale, infatti, è che riceva un’iniezione di giovani che vengano progressivamente assimilati, come facevano i borg (mezzi esseri biologici e mezze macchine) prendendo il meglio dalle culture che incontravano, piegandole al loro volere e potere.

Così la PA, se non strutturalmente cambiata, sarà in grado di assimilare, grazie alla sua dirigenza burocratica, i millenials e in generale i giovani che vi entreranno. Sarà il ministro Renato Brunetta — che del capitale umano ha fatto il suo vessillo — il nuovo Comandante Picard della PA? Dovrà trasformarsi in Locutus prima di poter diventare il terminatore dei “buro-borg”?

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28 Giugno 2021
24 Giugno 2021

Web Analytics Italia, così la PA può migliorare i propri servizi: come funziona e a cosa serve

Web Analytics Italia, così la PA può migliorare i propri servizi: come funziona e a cosa serve

Web Analytics Italia offre le statistiche in tempo reale dei visitatori dei siti della Pubblica Amministrazione, fornendo agli operatori dei report dettagliati. Perché si tratta di un importante passo avanti per il miglioramento dei servizi e dei siti pubblici.

Da qualche giorno, dopo la fase di sperimentazione, è online la versione stabile di Web Analytics Italia, promossa da AGID.
Indice degli argomenti

  • Cosa è Web Analytics Italia e a cosa serve
  • Cosa si può fare sul sito di web analytics Italia
  • Come si entra nel servizio

Cosa è Web Analytics Italia e a cosa serve

La piattaforma Web Analytics Italia offre statistiche in tempo reale e report dettagliati sul comportamento delle persone sui siti delle Pubbliche Amministrazioni registrate. È un importante passo avanti per permettere la verifica dell’utilizzo reale dei siti della PA.
È infatti non raro che le PA si prodighino nel realizzare servizi o siti che poi non vengono utilizzati. Prenderne atto può aiutare in diversi modi:

  • a capire se ci sono errori di progettazione:
  • potrebbe essere che ci siano errori per cui il sito non è utilizzabile come ci si aspettava, oppure a un certo punto ci sia un intoppo per cui non si riesce a proseguire, oppure le ricerche mostrino che le persone non trovano i contenuti;
  • a capire se ci sono errori di comunicazione:
  • ad esempio, le persone banalmente non sanno che esiste il sito, non è linkato correttamente sui siti istituzionali, alcune pagine danno errore di raggiungibilità od altro;
  • a capire se il servizio serve ancora:
  • se non viene usato e non ha i problemi di cui sopra, forse il servizio non è efficace e il canone di utilizzo può essere riutilizzato per altri servizi più utili o per reingegnerizzare la soluzione o cambiarla.

Cosa si può fare sul sito di web analytics Italia
Sul sito di Web Analytics Italia si può:

  • Aderire al progetto;
  • si entra con Spid si inserisce i siti che si vuole monitorare
  • si preleva il codice di tracciamento
  • lo si inserisce nelle pagine del sito che si vuole monitorare
  • viene verifica che tutto funzioni correttamente
  • si vedono gli analytics (le statistiche)
  • Analizzare come le persone usano i siti della PA (lo vedremo dopo)
  • Consultare la guida operativa;
  • Chiarire i tuoi dubbi nella sezione Domande frequenti.

Prima di aderire si può sperimentare in totale sicurezza le potenzialità della piattaforma sull’ambiente di prova.
I dati aiutano a progettare siti e servizi migliori a misura di utente.

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24 Giugno 2021
8 Giugno 2021

Riuso: come e perché usarlo per rinnovare la PA

Riuso (di buone pratiche e di software): come e perché usarlo per rinnovare la PA

Di riuso si parla da anni, spesso peraltro confondendo riuso con open source. Cerchiamo di capire come il riuso va declinato per renderlo utile per il cambiamento che la PA dovrà affrontare grazie anche alle risorse del PNRR e della programmazione 2021-2027.

Di riuso si parla da anni, spesso peraltro confondendo riuso con open source. Cerchiamo di capire come il riuso va declinato per renderlo utile per il cambiamento che la PA dovrà affrontare grazie anche alle risorse del PNRR e della programmazione 2021-2027.

Partiamo dallo stato dell’arte:

  • AgID promuove il riuso di soluzioni nella PA, in particolare grazie alle Linee guida di acquisizione e riuso software della PA
  • AgID ha realizzato un centro di competenza adatto allo scopo, esiste un catalogo delle soluzioni a riuso per la PA, in cui sia PA che aziende private sono invitate a pubblicare il proprio software.

E proseguiamo con i concetti di base:

  • Con il termine “riuso” di un software si intende l’insieme delle attività che consentono il suo utilizzo in un contesto diverso da quello per cui è stato originariamente sviluppato. Secondo il Codice dell’Amministrazione digitale, il software in riuso è esclusivamente quello:
    • rilasciato con licenza aperta da una pubblica amministrazione
    • pubblicato sul portale nazionale del riuso (Developers Italia)
  • Le “Linee guida per acquisizione e riuso software PA” sono adottate in attuazione dagli articoli 68 “Analisi comparativa delle soluzioni” e 69 “Riuso delle soluzioni e standard aperti” del Codice dell’amministrazione digitale.

In pratica, alla PA è richiesto di:

  • investire su soluzioni con licenza aperta, anche se i costi dovessero risultare maggiori rispetto ad acquisire una soluzione proprietaria (i risparmi si avranno comunque dalla condivisione della soluzione con altre amministrazioni e dal “fare sistema);
  • rilasciare gli eventuali miglioramenti ed evoluzioni sul portale nazionale del riuso;
  • giustificare con un atto pubblico l’eventuale acquisto di software proprietario, qualora la soluzione con licenza aperta sia impossibile da utilizzare, anche attraverso adattamenti ed evoluzioni.

In particolare per il PNRR e pianificazione europea 2021-2027, il riuso può assumere due declinazioni:

  1. riuso di software
  2. riuso di buone pratiche

Vediamo prima il secondo punto e poi il primo in dettaglio, in modo da capire come possono funzionare.

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8 Giugno 2021